Ecco il video e il testo di una delle più belle canzoni scritte da Mecna e CoCo.
Cado come gocce di pioggia in questa città
Duro come neve che il sole non scioglierà
I ritardi senza più fermarmi
Spero solo che il tempo non passi
Non puoi avvicinarti a me
Tu ed io ci siamo fatti male un po’
Chissà se tu ci stai smenando o no
E respirando me ne accorgo
Per non guardare non basta che chiudi le palpebre
Sbatti la porta e gridi un “vaffanculo” così
Io che per vincere non so più con chi devo combattere
Ma lascio tutti gli altri ad aspettare fuori
Vai via
Baby, non so perché fai così
Siamo stati insieme lunedì
Se non prende sai che sono in studio
Devo chiudere ‘sta roba subito
Baby, lo so che tu non lo sai
Che vuol dire stare ad aspettare
Qualcosa che non arriva mai
Come un bacio sotto a un temporale, sì
Il telefono, fra’, squilla ma non rispondo
Mi chiedono: “Come stai?”, quando ritorno
Non mi fido quasi mai quando li incontro
Mi dicono: “Ce la fai?” stanno a fa il botto
E sto lasciando tutti fuori tipo logout
Tipo la chiamata in camera del checkout
Ora mi chiedono un pass tipo sold-out
Mi mandano cuori e pass su WhatsApp
Per non guardare non basta che chiudi le palpebre
Sbatti la porta e gridi un “vaffanculo” così
Io che per vincere non so più con chi devo combattere
Ma lascio tutti gli altri ad aspettare fuori
Vai via
Un tempo avrei fatto la guerra per farci un po’ compagnia
Un tempo avrei visto cosa non andava, cosa non gestisco
Una corsa come quando in squadra di basket segnavo moltissimo
Però mi pesava allenarmi che in squadra io non ci so stare, sto meglio solista
Forse per quello che faccio fatica a legarmi con chiunque
Li vedo che alcuni salutano tutti, tipo hanno amici un po’ ovunque
Io no, io no, mi stanno sul cazzo un po’ più persone
L’immagino tutti fallire, è questa la mia perversione
Certi demoni tornano, hanno facce normali
E i vestiti che portano hanno loghi cuciti
Come gli ultimi drop dei tuoi brand preferiti
Togli il tag dalle story perché sono giorni che sbagli e risuoni
Riscrivi le vecchie stronzate cercando aggettivi che suonino un minimo nuovi
Ma noi ti sgamiamo, ed io che ti odiavo ora ho perso interesse
Un po’ come tornare giù per le feste, adesso che sono un po’ tutte diverse
In famiglia è un casino ma tu non lo dici perché è più carino mostrarsi felici
Promettimi un giorno torniamo a Parigi e facciamo l’amore in quel posto fra le lavatrici
Per non guardare non basta che chiudi le palpebre
Sbatti la porta e gridi un “vaffanculo” così
Io che per vincere non so più con chi devo combattere
Ma lascio tutti gli altri ad aspettare fuori
Vai via